Arriva un maggio ricco di letture, in viaggio tra i versi di Dante Alighieri con un reading di Franco Buffoni in collaborazione con l’Associazione degli Italianisti, sconfinamenti letterari al seguito di emigranti, innamorati e poeti.
SEGUI QUI I NOSTRI EVENTI:
Centro Novarese di Studi Letterari
Biblioteca Civica Carlo Negroni Novara
GIOVEDÌ 6 MAGGIO ORE 18
«SE TU SEGUI LA TUA STELLA NON PUOI FALLIRE»
Franco Buffoni legge e commenta il XV canto dell’Inferno della Divina Commedia.
Presenta Roberto Cicala. Evento all’interno delle celebrazioni “Dante e Novara”
Progetto “Nel nome di Dante” dell’ADI-Associazione degli Italianisti
GIOVEDÌ 13 MAGGIO ORE 18
STORIA DI UN PICCOLO EMIGRANTE
Sconfinamenti tra storia e letteratura a cura di Anna Cardano su L’ultimo arrivato (Sellerio) di Marco Balzano
Il libro:
Negli anni Cinquanta a spostarsi dal Meridione al Nord in cerca di lavoro non erano solo uomini e donne pronti all’esperienza e alla vita, ma anche bambini a volte più piccoli di dieci anni che mai si erano allontanati da casa. Il fenomeno dell’emigrazione infantile coinvolge migliaia di ragazzini che dicevano addio ai genitori, ai fratelli, e si trasferivano spesso per sempre nelle lontane metropoli. Questo romanzo è la storia di uno di loro, di un piccolo emigrante, Ninetto detto pelleossa, che abbandona la Sicilia e si reca a Milano. Come racconta lui stesso, «non è che un picciriddu piglia e parte in quattro e quattr’otto. Prima mi hanno fatto venire a schifo tutte cose, ho collezionato litigate, digiuni, giornate di nervi impizzati, e solo dopo me ne sono andato via. Era la fine del ’59, avevo nove anni e uno a quell’età preferirebbe sempre il suo paese, anche se è un cesso di paese e niente affatto quello dei balocchi». Ninetto parte e fugge, lascia dietro di sé una madre ridotta al silenzio e un padre che preferisce saperlo lontano ma con almeno un cenno di futuro. Quando arriva a destinazione, davanti agli occhi di un bambino che non capisce più se è «picciriddu» o adulto si spalanca il nuovo mondo, la scoperta della vita e di sé. Ad aiutarlo c’è poco o nulla, forse solo la memoria di lezioni scolastiche di qualche anno di Elementari. Ninetto si getta in quella città sconosciuta con foga, cammina senza fermarsi, cerca, chiede, ottiene un lavoro. E tutto gli accade come per la prima volta, il viaggio in treno o la corsa sul tram, l’avventurarsi per quartieri e periferie, scoprire la bellezza delle donne, incontrare nuovi amici, esporsi all’inganno di chi si credeva un compagno di strada, scivolare fatalmente in un gesto violento dalle conseguenze amare. In quel teatro sorprendente e crudele, col cuore stretto dalla timidezza, dal timore, dall’emozione dell’ignoto, trova la voce per raccontare una storia al tempo stesso classica e nuova. E questa voce, con la sua immaginazione e la sua personalità, la sua cadenza sbilenca e fantasiosa, diventa quella di un personaggio letterario capace di svelare una realtà caduta nell’oblio, e di renderla di nuovo vera e vitale.
L’autore:
Marco Balzano è nato nel 1978 a Milano, dove vive. Ha pubblicato saggi e raccolte di poesie e, con questa casa editrice, i romanzi Pronti a tutte le partenze (2013, Premio Flaiano), L’ultimo arrivato (2014), con cui ha vinto il Premio Volponi e la LIII edizione del Premio Campiello e Il figlio del figlio (2016), pubblicato da Avagliano nel 2010, finalista Premio Dessì 2010, menzione speciale della giuria Premio Brancati-Zafferana 2011, Premio Corrado Alvaro Opera prima 2012.
GIOVEDÌ 20 MAGGIO ORE 16
UN NAUFRAGIO D’AMORE
Libroforum di Maria Adele Garavaglia su Donata dalle onde (Nulla Die) di Dario Balzaretti
Il libro:
Beniamino Casiraghi ha lasciato l’azienda di Milano presso cui lavorava dopo la diagnosi di una malattia che gli prospetta poco tempo di vita. Trova rifugio su un’isola mediterranea dove cerca conforto per l’ultima sofferente età della propria esistenza nel silenzio del mare e della terra, finché in una notte di tempesta raggiunge la sua abitazione Alexandra, una ragazza che fugge da un passato di violenza e di dolore. Scampata a un naufragio nel tentativo di abbandonare il mondo di sopraffazione e di umiliazione in cui era costretta, Alexandra trova nell’ospitalità di Beniamino un motivo per scoprire il senso della vita nel profondo rapporto con la semplicità del quotidiano e l’infinito espresso dagli elementi della natura. Tutto però rischia di spezzarsi nel momento in cui Beniamino entra nell’ultimo stadio del male. Alexandra, la ragazza donata dalle onde, sa empaticamente confortarlo, trovando la ragione di una nuova esistenza.
L’autore:
Dario Balzaretti, insegna Letteratura a Novara. Ha vinto numerosi premi per la narrativa e la poesia. Donata dalle onde è il suo quarto romanzo. Con Nulla die ha già pubblicato Delitto a scuola.
GIOVEDÌ 20 MAGGIO ORE 18
LA BOTTEGA DI POESIA
Incontro con Gian Luca Favetto, autore di Attraverso persone e cose. Il racconto della poesia (Add editore) e curatore della rubrica La bottega di poesia per la “Repubblica”. Presenta Giacoma Piacentino. Evento a cura del Festival internazionale di poesia civile di Vercelli
Il libro:
La poesia, una mappa di storie, un racconto di geografie. Attraverso lingue, paesaggi e persone Gian Luca Favetto mette insieme vita e scrittura, guidandoci in un percorso in cui la poesia e la letteratura danno forma e direzione al vivere. Dai libri trovati in casa, a quelli inseguiti, alle storie sognate, ogni incontro diventa un bagaglio necessario per la comprensione di come stare di fronte al mondo.
Ci sono Omero e i lirici greci, Pavese, Montale, Hemingway, la Yourcenar e Karen Blixen, insieme a Whitman, Byron, Shelley e Keats, e poi Rilke e Pollock, Chagall e Villon, L’attimo fuggente e 2001 Odissea nello spazio, Bolaño, Vignot e Wlliam Shakespeare.
Alla domanda “che cosa ci insegna e ci lascia la poesia?”, Favetto risponde con la sua esperienza di lettore e di scrittore attento ai luoghi e agli uomini che li abitano, dalla Val di Chy alla baia di Halong, dal Mont Ventoux al Golfo di La Spezia, il Roero e il cimitero romano degli inglesi, Parigi, il Sudamerica e New York.
Tiene tutto e tutto raccoglie e accudisce, la poesia. Con la sua forza e la sua grazia cuce insieme singole esistenze e popoli interi, folgoranti imprese e ordinaria quotidianità, legami profondi e prime scoperte. Lo fa con versi, suoni e parole che servono per andare. Per ripartire ogni volta e cercare la propria meta. O la propria metà.
L’autore:
Gian Luca Favetto è scrittore, giornalista, drammaturgo. Collabora con «La Repubblica» e Radio Rai. Tra i suoi libri: Italia, provincia del Giro e La vita non fa rumore (Mondadori), le poesie Il viaggio della parola (Interlinea), l’audiolibro I nomi fanno il mondo (Il Narratore), Se dico radici dico storie (Laterza), Premessa per un addio e Qualcosa che s’impara (NNeditore), Il giorno perduto, con Anthony Cartwright, e Si chiama Andrea (66thand2nd). Fra i lavori teatrali più recenti: Le radici davanti, Fausto Coppi. L’affollata solitudine del campione e, all’interno del progetto Atlante del Gran Kan, le tre drammaturgie dedicate a Iros, Anen e Nairat.
Con Leandro Agostini ha realizzato Interferenze fra la città e gli uomini e il progetto/mostra Il teatro del mondo.
GIOVEDÌ 27 MAGGIO ORE 18
IL COLONIALISMO NELLE PAROLE DEI TESTIMONI
Filippo Colombara presenta Raccontare l’impero. Una storia orale della conquista d’Etiopia (Mimesis), in dialogo con Elena Mastretta dell’Istituto Storico Fornara, promotore dell’incontro
Il libro:
La narrazione della conquista d’Etiopia, spesso requisita dall’epica di regime, è stata di norma una prerogativa di ufficiali e generali. Quasi mai i soldati semplici hanno reso pubbliche le loro esperienze, né in forma scritta né in forma orale. Obiettivo di questo lavoro è osservare quei fatti dal punto di vista degli ultimi della gerarchia militare. Fonte principale è una serie di interviste raccolte negli anni ’80 e ’90. Dai ricordi incisi al magnetofono emergono i racconti dei combattimenti, delle violenze, dell’incontro con gli “altri”, della vita in colonia. Vicende che non terminarono con la fine dell’impero e che oggi si ritrovano nelle storie dei figli avuti in quelle terre.
L’autore:
Filippo Colombara si interessa di storia e cultura dei ceti popolari. Ha svolto ricerche sul movimento operaio, le comunità locali e la Resistenza. Tra le sue pubblicazioni: Vesti la giubba di battaglia. Miti, riti e simboli della guerra partigiana (2009).
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