Nel mese di marzo un omaggio alla letteratura tutto al femminile.

 

 

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Centro Novarese di Studi Letterari
Biblioteca Civica Carlo Negroni Novara


GIOVEDÌ 4 MARZO ORE 18
Ragazze ribelli
Laura Pariani presenta il nuovo romanzo Apriti, mare! (La nave di Teseo) a colloquio con Roberto Cicala, con accompagnamento musicale di Giovanni Battaglino

Il libro:
In un medioevo prossimo-venturo, solo i minori di quindici anni sono sopravvissuti alla devastazione di una guerra, chiamata comunemente “Incidente”. Azzerate tutte le forme di tecnologia, scienza, cultura, e soprattutto labilissima la memoria del mondo-di-prima, bambini e adolescenti crescono, diventano adulti, cominciano a invecchiare, fondano piccole comunità. Quelle più stabili danno vita a colonie di piantatori, altri preferiscono riunirsi in tribù ambulanti di raccoglitori che vivono “mungendo” le rovine. Lo sguardo incantato dei bambini, capaci di affrontare con spirito avventuroso perfino le catastrofi, incontra quello degli adulti, che conoscono la strada del narrare, l’arte della memoria e dell’immaginazione. Ma nella lentissima ricostruzione rinascono anche violenza e superstizioni, e a farne le spese sono le nuove generazioni di ragazze e bambine. Quarant’anni dopo l’incidente, un gruppo di bambine, che la gente chiama “lo Sciame”, abbandona le angherie della sua comunità per raggiungere la terra-senza paura che sta al di là del mare. Un romanzo picaresco che unisce la tradizione delle fiabe popolari a una grande avventura in un mondo tornato ai bambini, dove solo un gruppo di ragazze ribelli ha ancora il coraggio di sognare.
L’autrice:
Laura Pariani (1951) si è dedicata dagli anni settanta alla pittura e al fumetto; dagli anni novanta soprattutto alla narrativa. Tra i suoi ultimi romanzi: Questo viaggio chiamavamo amore (2015), Che Guevara aveva un gallo (insieme a Nicola Fantini, 2016), “Domani è un altro giorno” disse Rossella O’Hara (2017), Di ferro e d’acciaio (2018). Per la sua opera ha ricevuto numerosi riconoscimenti, tra cui Premio Grinzane Cavour, Premio Selezione Campiello, Premio Piero Chiara, Premio Elsa Morante, Premio Mondello. Ha all’attivo una ventina di opere teatrali rappresentate in Italia e all’estero. Ha partecipato alla sceneggiatura del film di Gianni Amelio Così ridevano (Leone d’oro 1998).
Musica:
Giovanni Battaglino è attivo in molti ambiti musicali, fondatore del gruppo Malecorde ha pubblicato dischi, curato progetti editoriali, allestito spettacoli teatrali tra canzone d’autore, Resistenza Italiana e collaborazioni con scrittori tra cui Laura Pariani (“Büs d’l’Orchera Tour” al Ravenna Festival). Con il progetto “Vietraverse” ha vinto il Premio Speciale della Giuria al Tremplin’ Brassens di Parigi nel 2012. Nel 2019 esce il suo primo disco solista “Alla porta dei sogni” su etichetta Alfamusic-Egea con 12 brani originali, distribuito anche in Benelux da Xango Music. Parallelamente a questa attività è cantante in ambito lirico-sinfonico in Italia e all’estero collaborando con vari ensemble tra cui il Coro dell’Opera di Parma. Tra le sue esibizioni ricordiamo quella all’Auditorium della Città Proibita di Pechino e all’Opera House di Canton, il Ten Tour con Ennio Morricone, la registrazione del cd HOPE con Giovanni Allevi e relativo tour.


GIOVEDÌ 11 MARZO ORE 18
Due donne attraverso la storia
Sconfinamenti tra storia e letteratura a cura di Anna Cardano su Destino. Una storia italiana del Novecento (Rizzoli) con l’autrice Raffaella Romagnolo

Il libro:
Marzo 1946. Su una lussuosa Aprilia con autista, Mrs. Giulia Masca fa ritorno a Borgo di Dentro: quarantasei anni prima, sola, incinta e senza soldi, aveva detto addio alle campagne piemontesi imbarcandosi su un piroscafo alla volta di New York. Nella filanda che l’ha vista operaia bambina il tempo dei geloni alle mani e delle guerre con i padroni si era compiuto e in mezzo alla folla di Manhattan, tra i grattacieli e il profumo di hot dog, per Giulia era iniziata una nuova vita: un marito titolare di un alimentari nel cuore di Little Italy, un figlio, un piccolo impero commerciale. L’America le aveva regalato il riscatto che aveva sempre sognato. Ma il passato la tormenta. Che ne è stato di sua madre Assunta? Dell’amica Anita Leone e della sua vivace famiglia di mezzadri? Che fine ha fatto Pietro Ferro, il fidanzato che Giulia ha abbandonato senza una parola di spiegazione quasi mezzo secolo prima? Mentre lei era lontana, le colline intorno al Borgo di Dentro e i suoi abitanti sono stati protagonisti di due guerre mondiali, dell’avvento del fascismo e della lotta per la liberazione. Di battaglie, di amori e di speranze. Quando Giulia torna in Italia, non può che guardare quei luoghi e quei volti con altri occhi se vuole chiudere i conti con il passato. Raffaella Romagnolo compone un romanzo magistrale, la storia di una donna coraggiosa che non ha mai dimenticato le sue radici, perché neanche un oceano può cancellarle. Questa è la storia di chi parte ma anche quella di chi resta. La storia dell’Italia del Novecento.

L’autrice:
Raffaella Romagnolo, nata a Casale Monferrato nel 1971, vive a Rocca Grimalda. Ha pubblicato L’amante di città (2007), La masnà (2012), Tutta questa vita (2013) e La figlia sbagliata (2015, candidato Premio Strega 2016, Premio Società Lucchese dei Lettori 2016).


GIOVEDÌ 18 MARZO ORE 16
Voci da antichi quaderni
Libroforum di Maria Adele Garavaglia su Quaderni color del tempo (EOS) con l’autrice Elisa Monteverde e Antonio Costa Barbé.

Il libro:
Una raccolta di quaderni di scuola, dal 1898 al 1967, che testimonia i cambiamenti, le novità degli anni che trascorrono. E’ quanto si può trovare nel volume “Quaderni color del tempo. Dall’Archivio di Antonio Costa Barbè” (Eos Editrice), scritto e curato da Elisa Monteverde, che, nell’introduzione, spiega la genesi del volume. «Ho sempre avvertito – scrive – un senso di fascinazione di fronte ai quaderni di scuola che ci raggiungono da epoche lontane… Quando Antonio Costa Barbè, avvocato, mi sottopose la lettura di alcuni quaderni di scuola, scritti da vari membri, bambini o adolescenti, della sua famiglia, ne fui onorata… Già sognavo che le righe di quei documenti mi avrebbero guidata in percorsi di esplorazione, forieri di autentiche scoperte». Tra le curiosità, il documento più antico è un quaderno color carta da zucchero del 1898, di Giuseppina Inglese, prozia paterna di Costa Barbè e poi due quaderni di Franca Inglese, che, attraversando diversi anni scolastici, evidenziano i mutamenti di quella bimba del 1902. E ancora i quaderni di Delfina Scevola, mamma di Costa Barbè, dove si evidenzia, come era obbligatoria all’epoca (1942), l’indicazione dell’anno fascista in cifre romane. Non mancano i quaderni di scuola dello stesso Costa Barbè, con una primissima recensione di “Mary Poppins”, film appena giunto al cinema a Novara (era il febbraio del 1966).

L’autrice:
Elisa Monteverde è nata nel 1942 a Novara dove tuttora vive. Laureata in Lingue e Letterature straniere presso l’Università “L.Bocconi” di Milano, è stata docente ordinaria di Francese al Liceo scientifico “A.Antonelli” di Novara. Ha anche insegnato Civilizzazione e Lingua francese all’Università della terza età di Novara. È autrice di due romanzi: La rava e la fava, Colibrì, Sesto Calende 2008 (ripubblicato presso Eos, Novara 2012), opera di impronta autobiografica, e Dolceamaro profumo di tè, Eos, Novara 2011, di genere psicologico. Ha scritto il saggio: Intorno a Irène Némirovsky in La riflessione filosofica di fronte alla Shoah, Quintessenza, Gallarate 2014. Parole di seta-Sete di parole (2014) è il suo terzo romanzo; nel 2016 per Effedì scrive il testo per il libro 4 favole per 4 bambini con illustrazioni di Stefano Bellotti.


GIOVEDÌ 25 MARZO ORE 18
Una, dieci, cento partigiane
Dialogo sul ruolo delle donne nella Resistenza con Rossella Pace, autrice di Partigiane liberali. Organizzazione, cultura, guerra e azione civile (Rubbettino), Margherita Zucchi (Museo “Di Dio” Ornavasso) e Michela Cella, a partire da Marcella Balconi. Cent’anni il tempo ritrovato (Anpi) a cura di Giancarlo Grasso. Modera Elena Mastretta dell’Istituto Storico Fornara.

I libri:
Dalla quarta di copertina di Partigiane liberali:
Esiste una faccia ancora in gran parte nascosta della Resistenza italiana: quella costituita dalle donne appartenenti alle grandi famiglie dell’aristocrazia liberale. Colte, raffinate, ma anche dotate di notevoli capacità organizzative, cresciute in salotti aperti ed anticonformisti prima e durante il ventennio fascista, dal 1943 esse furono animatrici di varie reti logistiche alla base della guerra partigiana. Il volume ricostruisce le vicende di alcune di loro, che svolsero ruoli rilevanti nell’organizzazione Franchi di Edgardo Sogno, come in altri nuclei resistenziali attivi in Italia settentrionale. Donne che, in gran parte, nel dopoguerra tornarono alla vita privata, nella generale crisi delle vecchie élites davanti all’avanzata dei partiti di massa.

Dalla quarta di copertina di Marcella Balconi. Cent’anni il tempo ritrovato:
La Sezione A.N.P.I. di Novara, in collaborazione con l’Istituto Storico della Resistenza e della società contemporanea nel novarese e nel VCO “Piero Fornara” e l’Ospedale Maggiore della Carità, organizza per il 5 ottobre 2019 una giornata di studio in memoria della dott.ssa Marcella Balconi nel centenario dalla sua nascita. Marcella Balconi è stata una dei personaggi più illustri del novecento novarese: partigiana, scienziata, pioniera della neuropsichiatra infantile, pediatra e amministratrice; ha speso la sua vita per ascoltare e dare risposte concrete alle persone più bisognose di attenzione, con un particolare sguardo volto ai bambini, ai piccoli in difficoltà, alle loro madri, al mondo della disabilità. Un percorso, quello da lei tracciato, che non va dimenticato e, anzi, riletto a cent’anni dalla nascita e venti dalla sua scomparsa, con gli occhi e le sensibilità dei contemporanei partendo dagli anni della formazione all’interno di una famiglia ancorata a solidi valori di giustizia, democrazia e solidarietà, passando per l’esperienza partigiana, fino a quello della maturità politica e umana.

 

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