Archivio Sebastiano Vassalli
per la valorizzazione del patrimonio di scrittura di uno dei maggiori scrittori del Novecento
«Il mondo oggi è una babele di storie che si raccontano, oltre che nei libri, sui giornali, alla radio, al cinema, in televisione, attraverso la rete… Ma ancora ogni tanto comparirà sulla scena un libro della razza di cui parlava Nietzsche. Un libro che “non è un uomo, ma è quasi un uomo”: e incomincerà a camminare da una generazione all’altra, da un’epoca all’altra. Io continuo a credere nella letteratura» ha dichiarato Sebastiano Vassalli nella sua autobiografia-intervista Un nulla pieno di storie in cui si è definito «un viaggiatore nel tempo».
Vassalli ha sempre dato valore al passato e ancor più al futuro grazie alla testimonianza e al valore delle parole che passano da una generazione all’altra. Per questo il Centro Novarese di Studi Letterari, che in occasione del 20° di fondazione nel settembre 2009 aveva ricevuto dallo scrittore in dono carte, libri e opere grafiche in una cerimonia pubblica alla Biblioteca Civica Negroni, ha avviato d’accordo con gli eredi un’attività di ordinamento, studio e valorizzazione di questi documenti d’archivio quale bene prezioso da conservare per le nuove generazioni. Vassalli è infatti un’eccellenza culturale e letteraria italiano e quindi anche del territorio novarese, di cui è uno dei grandi testimonial, essendo noto e letto in Italia e nel mondo (soprattutto grazie al capolavoro La chimera ambientato nella pianura tra Sesia e Ticino nel Seicento), come lo è l’architetto Alessandro Antonelli per l’Ottocento.
L’interesse verso le carte dell’autore, per ordinarle, conservarle e poi studiarle, vuole sensibilizzare sulle potenzialità di crescita culturale che uno scrittore tanto significativo può favorire attraverso attività di istituzioni, scuole, università e la stessa comunità novarese, piemontese e nazionale per ripensare il valore del patrimonio materiale e immateriale costituito dal «miracolo delle parole che trattengono la vita» e sono capaci di «camminare da una generazione all’altra».
Progetto a cura di Roberto Cicala per il Centro Novarese di Studi Letterari in collaborazione con il Laboratorio di editoria dell’Università Cattolica di Milano con la consulenza della Fondazione Mondadori e in collaborazione con università, enti e istituzioni pubbliche e private, contra cui la Biblioteca Civica Negroni-Comune di Novara, con il sostegno della Regione Piemonte (settore Archivi), Fondazione Banca Popolare di Novara (10.000) e Fondazione Comunità Novarese Onlus (5.000) oltre a varie donazioni e sostegni, tra cui la Fondazione Educatt per il Diritto allo Studio, Milano. Collaborazione operativa per l’ordinamento di base di Valentina Giusti, Chiara Lucini, Linda Poncetta, Alessandra Roncalli, Martina Vodola, con l’assistenza di Dario Caprai e Dhandil Ceka e il supporto tecnico di Interlinea per la digitalizzazione. Il progetto di ordinamento e schedatura è durato cinque anni, dal 2016 al 2020.
Esclusi libri e giornali vari si tratta di quasi 300 faldoni, per oltre 1000 fascicoli interni con oltre 15.000 unità archivistiche schedate.
L’intento è anche avviare una valorizzazione in chiave culturale del territorio novarese in cui sono ambientate le opere principali, con ricadute notevoli. In questo modo un archivio letterario finora rimasto nascosto diventa stimolo e volano per attività nelle scuole, nelle università e in ambiti pubblici, anche sul web, con bandi per borse di studio e un premio letterario in suo onore. Pertanto si intende procedere anche a ordinamento biblioteca dell’autore all’interno di SBN, allestimento mostre tematiche, tesi di laurea, stimolo nuove edizioni. Inoltre è in programma di legare il fondo archivistico alla rete archivistica nazionale tramite la specifica Soprintendenza.
Il Fondo Vassalli è ospitato dalla Biblioteca del Centro Novarese di Studi Letterari presso la Biblioteca Civica Negroni, ma attualmente depositato presso l’abitazione privata dell’autore scomparso, al momento non consultabile. Per la precisione, il fondo librario è in località Marangana di Biandrate, nella casa che fu residenza e ritiro letterario dello scrittore (1941-2015). Le schede dei titoli presenti sono ora disponibili nella forma della biblioteca virtuale presso BiblioUPO.
Per la consultazione dei documenti dell’archivio per ragioni di studio, fatti salvi i vincoli di conservazione e di privacy, occorre inoltrare una domanda motivata al recapito indicato di seguito, in particolare per tesi di laurea. A chi ne farà richiesta saranno comunicate le condizioni per l’accesso ai documenti e lo studio:
e-mail: infocentro @ letteratura.it
indirizzo postale della Biblioteca del Centro Novarese di Studi Letterari: c/o Biblioteca Civica Negroni, corso Cavallotti 6, 28100 Novara